martedì 9 giugno 2009
Ma i neuroni specchio esistono o no?
La recente pubblicazione sull'autorevole rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America - Atti dell'Accademia Nazionale di Scienze degli Stati Uniti d'America) di un articolo del professor Alfonso Caramazza ha suscitato un acceso dibattito all'interno delle neuroscienze.
Oggetto della controversia è la prova scientifica dell'esistenza o meno dei neuroni specchio nell'uomo.
I neuroni specchio sono stati scoperti per la prima volta a metà degli anni novanta in un tipo di scimmie, i macachi, e successivamente ne è stata riscontrata la presenza in altri primati e in molte specie di mammiferi e uccelli.
Dalla loro scoperta nelle scimmie, sono stati numerosissimi gli studi svolti a livello internazionale che hanno fornito evidenze a sostegno dell'esistenza di questo sistema neuronale anche negli esseri umani.
L'onestà intellettuale della scienza deve essere mossa dallo scetticismo e dalla ricerca della confutazione (e non della validazione) delle ipotesi via via prodotte e in effetti c'è da dire che ad oggi la prova diretta e incontrovertibile dell'esistenza dei neuroni specchio nel cervello umano non è stata ancora prodotta.
A parte il livore polemico che sembra ormai caratteristico del (mal)costume nazionale, la disputa è molto interessante sul piano scientifico e, per quanto un'evidenza a sfavore non implichi affatto automaticamente l'inesistenza dei neuroni specchio, l'autorevolezza di chi ha prodotto e pubblicato lo studio merita ulteriori approfondimenti.
Per chi volesse saperne di più e farsi un'idea la rivista telematica di neuroscienze Brain Factor ha pubblicato nella sezione "Neuroscienze controverse" diversi articoli e interviste ai "contendenti" delle due fazioni: Alfonso Caramazza e Vittorio Gallese.
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