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NON C'E' SALUTE SENZA SALUTE MENTALE
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce la salute non la semplice assenza di malattia, ma uno "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale". Gli antichi romani del mens sana in corpore sano avevano già questa visione olistica e comprensiva della star bene, eppure ancora oggi quando si parla di salute ci si focalizza prevalentemente sull'aspetto medico trascurandone invece gli aspetti psicologici.
I problemi di salute mentale, sempre secondo l'OMS, rappresentano il 20% delle malattie in Europa. Ciò significa che nel nostro continente una persona su quattro, durante il corso della vita, esperisce una qualche forma di disagio psichico. Non solo, ben quattro delle sei maggiori cause di disabilità sono riconducibili a problemi come depressione, schizofrenia, disturbo bipolare e abuso d'alcool e droghe.
Inoltre, le persone che soffrono di problemi psichici tendono a sviluppare malattie fisiche e la loro condizione di sofferenza, più di qualunque altro problema di salute, ne influenza e compromette le relazioni interpersonali e, di conseguenza, la qualità della vita.
Dati come questi meriterebbero l'attenzione prioritaria della politica e della società (e un adeguato stanziamento di fondi), invece la salute mentale continua ad essere un argomento diffusamente trascurato. Questo disinteresse generale verso il benessere psicologico ha come conseguenza l'arretratezza nella:
- CURA - nel 1978 la legge 833 ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale (in cui c'è un apposito Settore per la Salute Mentale) e la legge 180 ha chiuso i manicomi. Dopo trent'anni, con il blocco dei concorsi e i continui tagli, il Sistema Sanitario Nazionale si trova nell'impossibilità organica e strutturale di far fronte alle esigenze dell'utenza, il privato resta alla portata di pochi e i grandi ospedali psichiatrici, come anche alcune strutture residenziali, spesso replicano la realtà manicomiale, in condizioni anti-terapeutiche e contrarie ai diritti umani( vedi la puntata di Report del 3 maggio: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-033f9976-18a4-4bc4-a3f5-aa81d968993c.html?p=0). Il sistema di cura prevalente resta, nei fatti, quello tradizionale, centrato sul trattamento dei sintomi anziché sulle conseguenze esistenziali e sociali della malattia mentale. La complessità della problematica richiederebbe invece una rete di servizi capillare, integrata e accessibile a tutti che garantisse trattamento, riabilitazione, assistenza, oltre che prevenzione e promozione.
- PREVENZIONE - prevenire è meglio che curare, lo si sente dire spesso, ma è una massima che purtroppo trova scarsa applicazione nel campo del disagio psichico. Mentre è normale curare un'influenza perché non degeneri in una malattia più grave, si ha spesso la tendenza a trascurare i segnali di malessere e disagio psichico, causandone così un peggioramento o - nei casi più gravi e persistenti- una cronicizzazione. Il dolore fisico e la sofferenza psichica svolgono la stessa funzione di campanello d'allarme del nostro organismo: ci dicono che c'è qualcosa che non va e meritano la stessa identica considerazione.
- PROMOZIONE - si fa ancora troppo poco per diffondere la consapevolezza dell'importanza del benessere mentale, per sostenere le persone con disagio psichico e le loro famiglie e soprattutto per combattere lo stigma e la discriminazione sociale. Nessuna persona civile prenderebbe in giro un cardiopatico o un diabetico per la sua malattia; lo stesso dovrebbe valere per chi soffre di fobie, attacchi di panico o bulimia. Tante persone non vanno dallo psicologo perchè "è il medico dei matti", per paura di essere etichettate, additate e derise. Può capitare a chiunque di sentirsi ansiosi, angosciati o depressi e non solo non c'è nulla di cui vergognarsi in questo, ma se fossimo tutti più sensibili, tolleranti e solidali, creeremmo una società più civile, sana ed accogliente.
Cosa fare?
A parte ciò che spetta alle istituzioni politiche, sociali e sanitarie per costruire una rete di servizi di cura, prevenzione e promozione della salute intesa come benessere psico-fisico, ognuno di noi può:
- capire innanzi tutto che non c'è salute senza salute mentale
- dare al benessere psicologico l'importanza che merita
- avere un atteggiamento comprensivo, rispettoso e non discriminante verso chi soffre di un qualche problema psichico
- ricercare e diffondere informazioni accurate e corrette per combattere l'ignoranza e lo stigma contro la sofferenza psichica
- trovandosi in uno stato di disagio, con sintomi di alterazione dell'umore, del pensiero, del comportamento o con problemi emotivi e relazionali che condizionano la propria quotidianità e persistono per più di due settimane rivolgersi ad uno psicologo il quale, se necessario, si avvarrà anche della consulenza psichiatrica per un eventuale sostegno farmacologico.
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