La psicoterapia è un intervento migliorativo del benessere psico-fisico e relazionale richiesto da una persona che sta attraversando una fase difficile della propria vita (a seguito di un lutto, un divorzio, un licenziamento) o un periodo di particolare stress e disagio psicologico (disturbi d'ansia, depressione, attacchi di panico) a un professionista specificatamente formato.
Tale intervento consiste in una serie di colloqui a frequenza prevalentemente settimanale della durata di 50-60 minuti l'uno.
La psicoterapia è un processo che si sviluppa in quattro fasi: accoglienza e analisi della domanda, presa in carico e valutazione diagnostica, intervento terapeutico, chiusura ed eventuale follow-up.
La prima fase riguarda il primo contatto con il terapeuta che si informa su quale sia il motivo della consultazione.
La seconda fase è quella in cui il terapeuta raccoglie informazioni per conoscere la persona che ha di fronte e formulare delle ipotesi diagnostiche.
A questa segue la fase centrale della terapia e la conclusione della stessa.
Il follow up consiste in uno o più incontri fatti dopo un certo periodo dalla fine della terapia per verificare la stabilità dei progressi raggiunti.
Naturalmente questa distinzione tra diagnosi e intervento non è così rigida e netta perché, trattandosi appunto di un processo, la relazione terapeutica si sviluppa in maniera fluida e spontanea.
La durata complessiva di una psicoterapia non è prevedibile a priori perché dipende da numerosi fattori che devono essere valutati caso per caso.
A titolo indicativo possiamo distinguere tra terapie a breve (4-16 sedute), medio (16-40 sedute) e lungo(40-120 sedute) termine.
Esistono psicoterapie di diverso tipo a seconda dei differenti orientamenti teorici (sistemico, gestaltico, cognitivo-comportamentale, psicodinamico), del setting (individuale, famigliare, di coppia, di gruppo) o della fascia d'età (infanzia, adolescenza, terza età).
Tutti gli studi condotti finora sull'efficacia delle psicoterapie non hanno evidenziato alcuna differenza significativa tra i diversi modelli psicoterapici, mentre è stato dimostrato che migliore è la qualità della relazione terapeutica, migliori sono i risultati della terapia.
Pertanto il presupposto migliore per il buon esito di una psicoterapia resta quello di affidarsi ad un professionista competente che sentiamo però anche "compatibile" con noi stessi.
La persona, infatti, svolge con il terapeuta un ruolo attivo di collaborazione ed è più facile collaborare con qualcuno con cui ci troviamo bene e che ci ispiri fiducia.
La persona non è l'oggetto della terapia, ma un co-creatore della cura, un alleato, tanto è vero che in termini tecnici si usa proprio l'espressione "alleanza terapeutica".
Vista la sua natura relazionale e collaborativa, la psicoterapia per definizione è un intervento che non può essere attuato senza il consenso attivo e informato, la motivazione al cambiamento e l'attiva partecipazione della persona che lo sceglie e lo richiede.
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