Il cervello umano è la struttura più complessa finora conosciuta. Tutto quello che sappiamo su di esso - e soprattutto tutto quello che ancora NON sappiamo - confermano questa affermazione. Il cervello è composto da ben cento miliardi di neuroni e da un numero ancora superiore di cellule ausiliarie con funzioni di nutrimento e sostegno del sistema nervoso dette neuroglia. I neuroni, o cellule nervose, costituiscono l'unità di base della struttura e delle funzioni cerebrali e compongono la corteccia cerebrale (o neocorteccia), responsabile di tutte le forme di esperienza cosciente, come la percezione, l'emozione e il pensiero.
Un neurone è una cellula formata da tre parti principali: il corpo cellulare, i dendriti e un assone. Questi ultimi due elementi contraddistinguono i neuroni da tutte le altre cellule del nostro organismo. I dendriti appaiono come una struttura arboriforme con moltissime ramificazioni che ricevono gli impulsi bioelettrici dagli altri neuroni. E' un po' come se in ogni neurone ci fosse una sorta di centralino telefonico che raccoglie e convoglia tutte le informazioni in entrata. L'assone è il "cavo di uscita" di questo sistema, tramite il quale il neurone può mandare impulsi agli altri neuroni. Se volete vedere neuroni, assoni e dendriti, ammirate queste bellissime immagini pubblicate su flickr: http://www.flickr.com/photos/neurollero/sets/366106/show
Il cervello umano ha un'attività straordinaria: tutti i neuroni "comunicano" fra di loro, scambiandosi delle informazioni nelle sinapsi. Pensate che ogni singolo neurone ha con gli altri neuroni dai 1000 ai 10000 punti di contatto, le sinapsi, appunto. E' come se i neuroni si telefonassero in continuazione e a una velocità per noi inimmaginabile. Neppure se tutti gli abitanti di una città grande come New York chiamassero contemporaneamente tutti i numeri dell'elenco telefonico riuscirebbero ad eguagliare il numero di contatti che i nostri neuroni hanno in un solo secondo, e per di più in maniera così economica e silenziosa - nessuna compagnia telefonica è capace di tanto!
Per darvi un'idea di quanto sia formidabile quello che queste piccole cellule fanno continuamente nel nostro cervello, pensate che dei matematici hanno calcolato che il numero delle possibili permutazioni e combinazioni dell'attività cerebrale, che quindi corrisponde al numero degli stati mentali, sia più grande del numero delle particelle elementari dell'universo conosciuto.
E' incredibile che tutto quello che noi possiamo pensare, creare, provare, sognare, ricordare, percepire o immaginare sia opera di questo organo rugoso, grigiastro e gelatinoso che pesa poco più di un chilo!
I neuroni comunicano attraverso molecole complesse chiamate neurotrasmettitori che modulano l'attività cerebrale, come ad esempio la serotonina, la dopamina, la noradrenalina e il GABA (acido gamma-amino-butirrico). I motoneuroni, invece, sono quelle cellule nervose che trasportano i "comandi" di movimento dal sistema nervoso centrale ai muscoli attraverso il midollo spinale.
Il cervello è diviso in due emisferi speculari con funzioni specifiche. L'emisfero destro presiede all'elaborazione spaziale, al riconoscimento dei volti e ad alcuni aspetti della percezione e della produzione musicale. L'emisfero sinistro presiede al linguaggio, alla scrittura e al calcolo. Ciascun emisfero è a sua volta diviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. In linea di massima, si può affermare che ogni lobo abbia la sua "specialità". Il lobo occipitale, ad esempio, (quello che sta sopra la nuca) si occupa prevalenemente della visione. Quello temporale (come dice la parla stessa, indica la porzione di cervello all'altezza delle tempie, intorno alle orecchie) governa l'udito, la parola e a percezioni visive complesse. Il lobo parietale (situato all'apice del capo), invece, presiede ai processi sensoriali, all'attenzione e al linguaggio. Infine, il lobo frontale (che sta dietro la fronte) è il più misterioso e affascinante, perché deputato ad emozioni e capacità mentali estremamente complesse. Tutte le facoltà mentali superiori come il ragionamento astratto, la saggezza e il senso morale sono attribuibili all'attività di questa zona cerebrale.
I paleoantropologi sostengono che la nostra evoluzione sia stata fortemente influenzata dallo sviluppo di quest'area. Studiando e confrontando i teschi dei nostri antenati è ben visibile come dalle scimmie antropomorfe e dagli australopitechi, passando per le varie specie di homo, fino ad arrivare alla nostra, sia evidente un progressivo ampliamento della parte anteriore della calotta cranica, proprio per "far posto" ai lobi frontali. Questo maggior sviluppo dell'area frontale ci rende "animali pensanti", che ragionano (anche se, come disse Twain, se ne potrebbe discutere!).
I due emisferi cerebrali sono collegati tra loro da un grosso fascio di fibre nervose, chiamato corpo calloso.
Il cervello è collegato al midollo spinale attraverso il tronco dell'encefalo, formato da midollo allungato, mesencefalo e ponte di Varolio. Queste strutture appartengono alla parte più "primitiva" del nostro cervello (cioè a quella più vecchia da un punto di vista evolutivo) che controlla le funzioni vegetative, come la respirazione e il ritmo cardiaco.
All'interno del cervello si trovano anche altre strutture che formano il sistema limbico: i gangli della base importanti per il movimento), il talamo (principale relè dei dati sensoriali in ingresso), l'ipotalamo (regola l'attività degli organi interni e integra i segnali provenienti dal sistema nervoso autonomo), l'amigdala (fondamentale per le emozioni) e l'ippocampo (svolge un ruolo nella memoria, nell'apprendimento e nelle emozioni). Infine, sotto i lobi occipitali, all'altezza della nuca, c'è il cervelletto (chiamato così perché sembra un cervello in miniatura) che governa l'equilibrio e la coordinazione dei movimenti.
Il sistema nervoso centrale è composto dal cervello e dal midollo spinale.
La formazione del cervello è regolata sia geneticamente, sia dall'ambiente, ma lo sviluppo e la strutturazione del cervello, e in particolare della corteccia, sono modulati dall'esperienza.
Insomma, come disse il celebre genetista François Jacob, è vero che siamo programmati geneticamente, ma siamo programmati per apprendere.
Nessun commento:
Posta un commento